Le piste false dell’astronomia antica

e le soluzioni

di Tolomeo

Claudio Tolomeo, precursore della geografia

Anche se Aristarco di Samo pensava che fosse la Terra a girare intorno al Sole, la sua idea fu rifiutata dai successivi astronomi greci, in particolare da Tolomeo, che visse in Egitto nel II secolo d.C., nell’età degli Antonini. Egli avvalorò il pensiero astronomico tradizionale, dichiarando che tutte le stelle fisse si trovavano su una sfera molto lontana che ruotava attorno alla Terra, e che questa era al centro del cosmo. Tolomeo cercò di raccogliere e annotare tutto il sapere dei suoi tempi a proposito del cielo, e la sua influenza fu grande e durò fino al XVII secolo.

Nonostante la sua bravura, egli non riuscì a risolvere il problema che già prima di lui aveva fatto discutere per secoli gli astronomi: i movimenti irregolari dei pianeti, i quali sembravano, all’osservazione dalla Terra, che a volte si fermassero e retrocedessero, per poi riprendere il loro cammino.

In particolare, Venere e Mercurio si muovono avanti e indietro attorno alla posizione del Sole, qualche volta sorgendo prima del Sole come stelle mattutine, e altre volte tramontando dopo il Sole, come stelle serali, ma senza apparire mai nel cuore della notte. A loro volta Marte, Giove e Saturno, non seguono il Sole nel cielo, ma tendono a muoversi nella stessa direzione lungo l'eclittica, e, di tanto in tanto, si fermano, tornano un poco indietro ("moto retrogrado"), e poi riprendono il loro cammino usuale.

 

Il disegno rappresenta schematicamente ll'inversione apparente del moto di  Marte (“moto retrogrado”) osservato dalla Terra con il pasare dei giorni, sullo sfondo delle Stelle fisse. 
 Le posizioni 1...7 della Terra corrispondono alle posizioni 1...7 di Marte, che si muove più lentamente, ma quando la Terra sorpassa Marte, la posizione del pianeta in cielo sembra spostarsi all'indietro.

Tolomeo cercò di spiegare tutto questo, usando e perfezionando una teoria che era stata già avanzata prima di lui.  Infatti era accettata l'idea che la Luna ruotasse intorno alla Terra e Tolomeo affermò che anche il Sole, i pianeti e le stelle lontane si muovessero attorno alla Terra. Il movimento circolare veniva ritenuto il moto perfetto del cielo e Tolomeo assunse che la Luna, il Sole e le stelle si muovessero in modo perfettamente circolare.
Poiché però si era costatato da molto tempo che il moto dei pianeti non era esattamente uniforme, egli ipotizzò che il centro di queste circonferenze si trovasse a una certa distanza dalla Terra, un punto che venne chiamato “eccentrico”. In tal modo si spiegava anche il perché il diametro dei pianeti e del sole variasse periodicamente di grandezza, dovendosi essi in qualche modo periodicamente allontanare dalla terra nella loro orbita eccentrica. Quanto al movimento “retrogrado” si prese come spiegazione l’idea di piccoli moti vorticosi che vennero chiamati “epicicli”.

Il sistema riportava la Terra al centro del cosmo, attorno ad essa circolavano in ordine: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove e Saturno. Tolomeo, seguendo l’impostazione del grande astronomo greco, del secondo secolo a.C., Ipparco, pensò per il Sole un eccentrico, mentre per i pianeti pensò anche a degli “epicicli”. Misurazioni più accurate del moto dei pianeti completarono questa teoria, che divenne un sistema accettato per tutti il periodo seguente e approfondito anche dalla cultura araba, che vide nella teoria di Tolomeo quella di un maestro. La sua opera astronomica, infatti, venne tradotta in arabo nel IX secolo e ricevette il nome di Almagesto, per poi venire successivamente ritradotta in latino da Gherardo da Cremona nel 1175 nell’Europa medioevale.

Ad essa fece riferimento tutta la cultura europea medioevale, fino al XVI secolo, quando dovette scontrarsi con la “nuova” visione eliocentrica del cosmo, dopo la pubblicazione dell’opera di Copernico.

 

Testo e immagine tratti da Wikipedia

Stella Sofia, Iacoangeli Elisa,

Delle Chiaie, Ciaraglia Marta, Farinelli 2 B